Anno 2011 Università Cattolica di Piacenza - Facoltà di Agraria | Acquisto Microscopio elettronico
Progetto annuale
Il contributo stanziato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano si è reso necessario per l’acquisto di strumentazione scientifica da utilizzare presso la Facoltà di Agraria.
In particolare, si tratta di un microscopio elettronico a scansione, a emissione di campo FEI Quanta 250 FEG, in grado di analizzare ogni tipo di materiale. L’attrezzatura è destinata all’utilizzo presso il Centro di Microscopia elettronica della Facoltà di Agraria, Centro a cui aderiscono vari istituti che conducono ricerche nei rispettivi specifici settori.
L’evoluzione tecnologica rende indispensabili continui aggiornamenti per riuscire a sostenere ricerche di elevato livello scientifico. La dotazione del Centro fino ad ora era costituita da un Microscopio elettronico a trasmissione modello Jeol Jem 1200 E XII e un Microscopio elettronico a scansione FEI XL30E SEM. Ciò rappresentava un grosso limite per le ricerche che il Centro intendeva approfondire, principalmente per l’obsolescenza del Microscopio elettronico a scansione SEM, in servizio da diversi anni e ormai in grado di offrire prestazioni inferiori allo standard raggiungibile dai microscopi più recenti e con spese di manutenzione sempre più elevate.
Da qui l’esigenza, accolta, di una sostituzione. La nuova strumentazione consente lo studio della morfologia fine di campioni biologici di origine ambientale, agraria e ambientale, comprese le nano polveri e le particelle contaminanti l’atmosfera e la loro analisi a raggi X.
La tradizione della ricerca mediante microscopia elettronica ha una tradizione lunga quanto la storia della Facoltà di Agraria e ha portato a conseguire notevoli risultati scientifici, testimoniati da numerose pubblicazioni e dalla continua richiesta delle fotografie realizzate dal Centro di Microscopia di Facoltà per la parte iconografica di libri e articoli anche di autori stranieri.
Lo strumento prescelto è in grado di consentire non soltanto di continuare a sviluppare i temi di ricerca in corso, ma di aprire anche una collaborazione con una società di spin-off della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
Collaborazione riguardante il controllo ambientale qualitativo e quantitativo delle polveri fini e delle nano-particelle, consentendo così un servizio di monitoraggio ambientale particolarmente utile nella situazione piacentina.
Nel 2011 la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha contribuito al progetto con un sostegno di 150.000,00 €. |