Anno 2009 Basilica di S Antonino | Piacenza
Progetto annuale
La basilica di Sant’Antonino è tra i monumenti più insigni di Piacenza, anche per il suo valore simbolico. Sulle pareti laterali del presbiterio sia gli stucchi policromi e dorati che fanno da cornice ai quattro dipinti ad olio su tela attribuiti a Robert De Longe, che quelli situati nel fregio alla base della volta, presentavano un forte degrado dovuto alla presenza di pesanti ridipinture (scialbature) di colorazione grigia ed un’alterazione della cromia originale, visibile in particolare modo nelle parti dorate, dovuta alla presenza di sostanze di varia natura (oli, vernici, cere) dovute a precedenti interventi di restauro. Erano visibili inoltre varie cadute e sfaldamenti di colore. Le decorazioni murali a tempera presenti sulle quattro lesene mostravano abrasioni e polverulenza del colore con caduta di pellicola pittorica probabilmente a causa di un impoverimento di legante. La policromia era inoltre ingrigita dal deposito superficiale di polveri e nerofumo di candele. Il restauro conservativo ed estetico delle pareti laterali del presbiterio della Basilica di Sant’Antonino è l’ultimo di un ciclo di interventi effettuati nella zona absidale e iniziati circa quindici anni fa. La prima fase del recupero ha riguardato oltre alla parete di fondo dell’abside anche quello della tela raffigurante “Sant’Antonino che addita a San Vittore il reliquiario della Sacra Spina” attribuita al pittore fiammingo Robert de Longe. Successivamente i lavori di restauro hanno invece interessato le “Storie di Sant’Antonino realizzate anch’esse da Robert de Longe (1693-1695) e raffiguranti quattro episodi della vita del santo dal titolo “La predicazione”, ‘Invenzione”, “La decapitazione” e “La traslazione del corpo”.
Nel 2009 la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha contribuito al progetto con un sostegno di 42.000,00 €. |