Anno 2008 Fondazione autonoma Caritas Diocesana di Piacenza - Casa “Scalabrini”
Progetto annuale
La Casa di accoglienza notturna “Scalabrini” dal 1997 accoglie per la notte fino a dieci uomini senza dimora, italiani, per periodi brevi (fino a quindici giorni) che possono arrivare sino a tre mesi in caso di progetti mirati e personalizzati. È aperta tutto l’anno (con una chiusura tecnica nel mese di agosto) e offre il servizio doccia, con la possibilità di ricambio indumenti, la cena, il pernottamento e la prima colazione. Mediamente, nel corso dell’anno ospita circa un centinaio di persone. Gli utenti hanno in genere tra i 35 ed i 50 anni; marginale la presenza di anziani, mentre appare in crescita quella di giovani. Normalmente dietro al bisogno immediato di un luogo dove trascorrere la notte si ritrovano problematiche complesse segnate da un malessere di vita, spesso relazionale ed affettivo, scatenato oppure amplificato da problemi lavorativi, familiari, di dipendenza da sostanze (soprattutto alcol). Ogni anno circa una decina di queste persone intraprendono un percorso che le porta a riacquistare un’autonomia di vita. Il periodo di permanenza nella struttura è infatti occasione per proporre cammini graduali di reinserimento. In quest’ottica risulta fondamentale il lavoro di rete con i servizi territoriali, attraverso opportuni passaggi dalla struttura di prima accoglienza sino alla casa popolare. La caratteristica fondamentale dell’accoglienza notturna “Scalabrini”, tanto in termini di qualità delle relazioni instaurate quanto di economicità, è rappresentata dal ruolo del volontariato. È grazie all’apporto di circa ottanta volontari che la casa può continuare ad operare. Svolgono compiti di accoglienza, animazione, preparazione dei pasti, presenza notturna. Al loro fianco opera un coordinatore con compiti di gestione diretta della casa e delle attività finalizzate al reinserimento sociale degli ospiti.
Nel 2008 la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha contribuito al progetto con un sostegno di 20.000,00 €. |