Anno 2007 CITIMAP
Azienda sperimentale Tadini, Podenzano - Progetto annuale
Il CITIMAP, Centro per l’Innovazione nell’Impiego del Telerilevamento nell’Industria Meccanica per l’Agricoltura di Precisione, è finanziato nell’ambito del PRRIITT della Regione Emilia-Romagna. Ha sede presso l’Azienda Sperimentale “Vittorio Tadini” di Podenzano ed è uno dei 57 nodi del “network” realizzato dalla Regione con il supporto tecnico scientifico di ASTER, per garantire al territorio un sistema per la ricerca industriale e il trasferimento tecnologico.
Nasce dall’Associazione Temporanea di Scopo di Centri di Ricerca e Imprese che collaborano al fine di promuovere il trasferimento delle tecnologie relative al telerilevamento come base informativa per la tecnologia VRT (Variable Rate Technology) nell’agricoltura di precisione. Mediante tale tecnologia è possibile concimare, irrigare e diserbare in maniera mirata e variabile all’interno dei singoli appezzamenti.
Sulla base di un articolato programma di attività sperimentali, divulgative e formative, il Centro lavora per l’adozione e l’applicazione di tecnologie innovative “intelligenti”, Tecnologia VRT e telerilevamento, ad un settore di importanza strategica per la regione: l’industria meccanica delle macchine agricole.
Le attività sperimentali del Centro prevedono l’acquisizione di immagini da satellite e da sensori aerotrasportati, ad alta ed altissima risoluzione utilizzate poi al fine di produrre le mappe di fabbisogno delle colture. Il Telerilevamento applicato all’agricoltura rappresenta una delle più avanzate tecniche di controllo e di gestione dell’attività agricola sia per quanto attiene al monitoraggio e allo studio del territorio rurale sia per un impiego mirato di alcuni fattori della produzione agraria come fertilizzanti, acqua d’irrigazione e fitofarmaci. I vantaggi non sono solo di ordine economico, ma soprattutto di ordine sociale e ambientale.
È noto infatti che un uso indiscriminato di alcuni fattori produttivi caratterizzati da un’elevata criticità ambientale può creare gravi problemi all’ambiente e seri pericoli dal punto di vista della sicurezza alimentare.
Nel 2007 la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha contribuito al progetto con un sostegno di 40.000,00 €. |