Le mostre al Collegio Alberoni
In un contesto internazionale si collocano anche le mostra che la Fondazione ha contribuito a realizzare in questi anni al collegio Alberoni di Piacenza, la prestigiosa istituzione educativa per giovani aspiranti al sacerdozio fondata nel 1751 dal cardinale Giulio Alberoni, che racchiude un patrimonio storico, artistico e scientifico di straordinario valore.
I visitatori della mostra "La scienza del cardinale" hanno potuto rendersene conto ammirando le attrezzature scientifiche dell'aula di fisica del collegio: dalla sfera armillare usata per determinare la posizione dei corpi celesti all'elettroforo di Volta, dai vari tipi di microscopi al galvanometro, al pendolo di Foucault.
Il complesso di San Lazzaro ospita anche uno dei più antichi osservatori meteorologici d'Italia, un sofisticato osservatorio sismico e meteorologico, raccolte di menerali e fossili, un gabinetto di zoologia.
In occasione della mostra è stato possibile visitare anche parte dei vari archivi; tra cui la settecentesca biblioteca e gli appartamenti privati del cardinale Alberoni, che custodiscono tra l'altro il celebre "Ecce Homo" di Antonello da Messina.
Nell'ambito della "Settimana alberoniana" furono organizzate visite guidate ai diciotto capolavori che compongono la preziosa collezione voluta dal cardinale Alberoni, opera di maestri arazzieri belgi del Cinquecento e Seicento.
La raccolta comprende tre serie: la prima detta di "Priamo", realizzata nella prima metà del XVI secolo in lana e seta e composta da due arazzi; la seconda, detta di "Enea e Didone" (o di "Didone abbandonata") realizzata nel XVII secolo su disegno di Giovanni Francesco Romanelli da Michele Wauters di Anversa e composta da otto pezzi ispirati a passi dell'Eneide; la terza, detta di "Alessandro Magno", realizzata anch'essa nel Seicento da Jan Leyniers su disegni - probabilmente - di Jacob Jordaens.
E proprio nella sala degli Arazzi, tra il settembre e il dicembre 1997, si è svolta un'altra mostra molto apprezzata dal pubblico: "La biblioteca scientifica del Collegio Alberoni; tre secoli tra Scienza e Fede".
Una panoramica sull'evoluzione del rapporto tra ricerca e religione nell'arco di quattro secoli, grazie all'esposizione delle opera più preziose della biblioteca scientifica dell'istituto. In tutto una quarantina di volumi, tra cui molti incunaboli ed edizioni del primo seicento di opere di Galileo, e persino la prima edizione italiana dell'"Encyclopedie" di Diderot e d'Alembert.
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