Domenica 26 Settembre 2010 - ore 11:00 - Palazzo Rota Pisaroni, Salone d'Onore Diversità e diritti: il ruolo dell'avvocato
Festival del Diritto - Diritto in azione, Guido Alpa
Introduce
GEMINELLO PRETEROSSI
Nella sua storia il diritto ha dapprima stigmatizzato le “diversità”, legittimando l’emarginazione della donna, dei minori, dei malati mentali, dei carcerati, dei poveri, degli analfabeti, degli omosessuali e, in certe fasi storiche, dei non cattolici, degli ebrei, degli stranieri, degli immigrati, e poi se ne è fatto paladino, invocando la Costituzione, la Convenzione europea sulla salvaguardia dei diritti umani, la Carta europea dei diritti fondamentali. L’avvocato – per istituzione e tradizione difensore dei diritti – non può che combattere la discriminazione attraverso i mezzi offerti dall’ordinamento e quindi rivolgendosi al giudice, mediatore degli interessi e protettore dei diritti inviolabili e fondamentali volti alla tutela della persona.
Seguirà la tavola rotonda
TECNICHE DI DIFESA DEI DIRITTI UMANI E DIALOGO TRA LE CORTI
a cura del Consiglio Nazionale Forense
intervengono
CARLO ALLORIO, STEFANO BORSACCHI, FABIO FLORIO, UBALDO PERFETTI, PIERLUIGI TIRALE, GIOVANNI VACCARO
I diritti umani possono essere fatti valere dinanzi a diverse Corti: i tribunali ordinari e amministrativi, per i rapporti insorti in Italia; la Corte di Giustizia dell’Unione europea, per la violazione dei diritti umani tutelati dalla Carta fondamentale; la Corte di Strasburgo, per la violazione dei diritti umani da parte degli Stati aderenti al Consiglio d’Europa; la Corte dell’Aja, per la violazione dei diritti umani internazionalmente riconosciuti. Non essendo ancora stata progettata una convenzione universale che istituisca un coordinamento tra le Corti, e non essendovi un rapporto gerarchico tra di esse, ci si affida al loro “dialogo”, per superare i contrasti di giurisprudenza e pervenire ad una intesa di fatto sulle modalità con le quali assicurare alla persona una garanzia adeguata.
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